Acrilico texturizzato - Materia e colori
L'acrilico texturizzato è una danza tra colore e materia, una scultura piatta che trova rilievo, quasi si alza dalla tela per raccontare storie di terra e di forza. È un linguaggio potente e viscerale, un'energia che si libera attraverso ogni pennellata, ogni colpo di spatola che lascia il segno, intrappolando qualcosa di selvaggio, come la lava che scorre sotto la crosta terrestre, pronta a esplodere e a raccontare la sua verità.
A differenza del carboncino, l'acrilico texturizzato non è un sussurro: è un grido. Ogni volta che applico il colore sulla tela, che ne scolpisco la superficie, sento la tela trasformarsi in qualcosa di vivo, che pulsa e respira. È come se la mia mano seguisse un istinto primordiale, la stessa energia che dà forma alle rocce, che spinge la terra a muoversi e a trasformarsi.
È la danza di contrasti, dove ogni colore trova la sua voce. È il racconto di un paesaggio interiore che prende forma, uno spazio che è dentro di me ma che si trasforma in qualcosa di universale.
Per me, l'acrilico texturizzato è un invito a lasciare andare ogni controllo, a seguire l'istinto e a dare forma a qualcosa di imprevisto. È il piacere del tatto, del creare con le mani, del sentire la materia che si modella sotto il mio tocco, come una pietra viva. Ogni tela diventa un piccolo mondo, un pezzo di terra su cui ho lasciato un'impronta, uno spazio in cui il colore e la forma raccontano storie di natura e forza, di equilibrio e caos. Ogni quadro è un frammento, una crepa, una vibrazione, un invito a esplorare le profondità nascoste sotto la superficie.